Vesna Brajnik

La mia storia: ascoltare il corpo, ritrovare me stessa
Mi chiamo Vesna e sono un’operatrice olistica specializzata in Medicina Tradizionale Cinese (MTC), disciplina che pratico dal 2018.
La mia vita professionale, però, non è cominciata in questo ambito.
Per oltre vent’anni ho lavorato come traduttrice freelance per istituzioni europee, un mestiere che mi ha insegnato rigore, precisione e ascolto.
Ma è stato il mio corpo, con i suoi segnali sempre più insistenti, a indicarmi che era tempo di un cambiamento più profondo.
Prima, la mia vita era un'altra
Sono nata come linguista.
Ho studiato lingue a Londra, dove ho vissuto per tre anni, e ho conseguito un master post-laurea in politiche dell’Unione europea.
Per oltre vent’anni ho lavorato come traduttrice freelance, collaborando con grandi realtà istituzionali, tra cui anche la Commissione europea.
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Da fuori, ero una professionista affermata.
Ma dentro di me, qualcosa si stava spegnendo da tempo.
I primi segnali: qualcosa non andava
Dal 2014, il mio corpo ha iniziato a mandare segnali chiari.
All’inizio erano solo sintomi sfumati: stanchezza cronica, gonfiore, apnee notturne, infezioni renali ricorrenti.
Ogni giorno mi sentivo più distante da me stessa, svuotata, come se mancasse la mia energia vitale.
Ma non c’erano solo sintomi fisici.
Anche la mia storia familiare aveva lasciato ferite invisibili: dinamiche tossiche, mancanza di ascolto e di affetto autentico.
Tutto questo, col tempo, ha eroso il mio equilibrio.
Il corpo era il luogo dove tutto questo stava affiorando.
Il primo passo: imparare un nuovo linguaggio
Spinta da un’intuizione profonda, nel 2018 ho iniziato a studiare Medicina Tradizionale Cinese alla Scuola Tao di Milano.
Sentivo che il mio corpo parlava una lingua che non avevo mai imparato — e la MTC è stata la chiave per iniziare ad ascoltarlo davvero.
Ho concluso il percorso nel 2019 e già allora ho cominciato a mettere in pratica ciò che imparavo: erbe energetiche, alimentazione secondo la dietetica cinese, ascolto del respiro, digitopressione.
Non cercavo una cura. Cercavo un senso, una direzione.
E già allora, piccoli miglioramenti hanno cominciato a manifestarsi, ma non ero ancora pronta. Credo che nulla accada per caso: ognuno di noi ha un disegno, e l’universo ci accompagna nel realizzarlo.
La diagnosi e la frattura
Nel gennaio 2021, a 44 anni, è arrivata la diagnosi: Parkinson.
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​Fino a poco prima non avevo tremori, ma sentivo un corpo sempre più rallentato.
Poi tutto è precipitato: il piede sinistro ha iniziato a trascinarsi, le mani tremavano, ogni gesto richiedeva uno sforzo immenso.
Sono stata ricoverata per cinque settimane in un centro riabilitativo.
E al mio ritorno, un colpo ancora più duro:
la Commissione europea — con cui collaboravo da anni — aveva interrotto la mia collaborazione.
Ero freelance, è vero.
Ma lavoravo con loro in modo continuativo da anni, con serietà e dedizione.
Eppure, al primo segno di fragilità, mi avevano lasciata andare.
Da un’istituzione che parla di inclusione, disabilità, diritti… è stato uno shock profondo.
Mi sono sentita scartata, invisibile.
Ma anche quello, oggi, lo vedo come parte del mio risveglio.
Perché dal 2018 praticavo già la Medicina Tradizionale Cinese, che avevo iniziato a studiare quando, anni prima della diagnosi, il mio corpo aveva cominciato a spegnersi.
Quello che è successo mi ha spinta a radicarmi ancora più a fondo in un percorso che era già iniziato. Evidentemente serviva di più.
Un percorso fatto di ascolto, presenza, dedizione quotidiana.



La trasformazione: ascoltare il corpo ogni giorno
Dopo quella frattura, ho deciso quindi di andare ancora più a fondo.
Ho proseguito la formazione in Cina presso la Shanghai University of Traditional Chinese Medicine.
Ho iniziato a vivere la medicina cinese, ogni giorno:
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sostenendo il corpo con erbe energetiche selezionate con cura
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nutrendolo attraverso l’alimentazione energetica
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applicando la digitopressione per stimolare i punti vitali
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coltivando presenza e ascolto.
Una guarigione profonda
Durante questo percorso ho iniziato anche a lavorare sull’energia dei Reni, indebolita da anni di infezioni ricorrenti.
Un giorno, dopo una pratica di Qi Gong, ho avuto un sogno intenso: dolore acuto ai reni, un odore forte di urina.
Mi sono svegliata e ho ascoltato quel messaggio.
Ho riscaldato la zona lombare nei punti GV2, GV3 e GV4, fatto digitopressione su alcuni punti specifici, e sentito il mio corpo rispondere.
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Da lì è iniziato un cambiamento profondo.
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Oggi, dopo due anni di lavoro quotidiano:
- Le pielonefriti sono scomparse.
- Il mio corpo è più caldo, stabile, vitale.
- Mi sento presente, lucida, centrata.
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Il Parkinson?
È un work in progress. Ma oggi:
- I tremori sono quasi spariti — compaiono solo se mi agito molto.
- Cammino bene, con passo sicuro.
- Ho più energia, concentrazione e respiro.
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Non è stato un percorso facile, né lineare.
Ma è un percorso vero.
E soprattutto, mio.
Perché aiuto gli altri
La medicina cinese non è solo una tecnica.
È diventata il mio modo di vivere, di sentire, di trasformare.
Per questo accompagno le persone in percorsi di riequilibrio energetico personalizzati — non perché abbia trovato “la cura”, ma perché ho imparato ad ascoltare il corpo con rispetto, pazienza e verità.
Ora lo faccio anche per te — se senti che questa storia risuona con la tua..
se senti che qualcosa dentro di te chiede ascolto, rallentamento, trasformazione…
se stai attraversando una fase di squilibrio fisico, emotivo o energetico…
Allora potremmo incontrarci su questo cammino.
I miei contatti
📩 Scrivimi a vesy@live.it
📞 Oppure chiamami al 351 798 2430