Rimedi naturali Parkinson e parkinsonismo: il contributo della medicina cinese
- Vesna Brajnik

- 3 feb
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 2 set

Il Parkinson è una condizione neurologica che può cambiare profondamente il modo in cui viviamo il corpo, il tempo e il movimento. Mentre la medicina convenzionale si concentra sul controllo dei sintomi attraverso farmaci, molte persone cercano oggi un percorso più ampio: qualcosa che non curi solo il corpo, ma accompagni la persona nella sua totalità. È in questo spazio che la medicina cinese – con la sua visione millenaria – può offrire un contributo reale, concreto, profondo.
Parkinsonismo e medicina naturale: un approccio diverso, ma efficace
Il termine parkinsonismo racchiude sia il morbo di Parkinson, sia forme meno comuni come le sindromi parkinsoniane atipiche. In tutte queste situazioni, rigidità, tremori, lentezza nei movimenti, affaticamento e instabilità diventano compagni quotidiani. La medicina naturale cinese non si presenta come "cura miracolosa", ma come una via paziente, intelligente, energetica, capace di riattivare ciò che è vivo, anche quando tutto sembra fermarsi.
Questa via l’ho scelta personalmente, e posso dire con onestà che – pur non essendo una strada facile – i miglioramenti sono reali: nel corpo in termini di riduzione della rigidità, camminata, tremori, spasmi muscolari e dolori. La fiducia non nasce da teorie astratte, ma da cambiamenti concreti che si sommano giorno dopo giorno..
L’approccio energetico del Parkinson nella medicina tradizionale cinese
Nella visione della MTC, i sintomi del Parkinson sono spesso legati a:
Vuoto di Jing (essenza dei Reni): una perdita profonda di vitalità, spesso collegata all’invecchiamento precoce e al deterioramento neurologico.
Stasi di Qi e sangue nel Fegato: che può manifestarsi come rigidità, spasmi o difficoltà motorie.
Vento interno: un concetto chiave che in MTC spiega i tremori, gli scatti involontari e il disequilibrio.
L’obiettivo non è “zittire il sintomo”, ma nutrire l’energia vitale, tonificare ciò che è debole, armonizzare ciò che è bloccato, e soprattutto calmare il Vento (tremori, spasmi, movimenti involontari).
Mi chiamo Vesna Brajnik e mi è stato diagnosticato il Parkinson nel 2021 (all'età di 44 anni). All'inizio mi si era bloccato il piede sinistro, poi è arrivato tutto il resto come uno tsunami. Anni prima avevo studiato la medicina cinese ma non l'avevo mai realmente praticata, fino a quando ho capito che il mio corpo stava chiedendo di più, perché i farmaci, nel mio caso, non avevano avuto molto effetto. In quel momento avevo capito che avrei dovuto ascoltare il mio corpo. Il mio percorso è fatto di un approccio integrato tra fitoterapia (erbe cinesi), alimentazione energetica, digitopressione e meditazione. Oggi ho dimezzato i farmaci e riesco a stare fino a 4 ore senza alcun sintomo. Cammino molto meglio e i tremori sono al minimo. Continuo il mio percorso integrato, rafforzando, nutrendo, tonificando e armonizzando.
La medicina cinese non promette "cure miracolose" ma il riequilibrio energetico di ciò che negli anni si è cronicizzato.
Rimedi naturali efficaci secondo la medicina cinese
1. Fitoterapia cinese
La fitoterapia è il cuore pulsante della MTC. Le formule vengono personalizzate in base alla costituzione energetica individuale. Alcune erbe che ho usato personalmente e che vengono impiegate nei casi di parkinsonismo includono:
Shu Di Huang, Gou Qi Zi – per nutrire Jing e rinforzare il midollo
Tian Ma, Gou Teng – per calmare il Vento interno e rilassare i muscoli
Ce ne sono però moltissime altre. Personalmente uso circa 10 erbe che vado a sostituire e integrare in base ai progressi ottenuti.
Le erbe vanno sempre personalizzate in base ai sintomi e alla costituzione della persona.
2. Digitopressione
Anche in assenza di agopuntura, si può lavorare in autonomia su punti chiave per:
Sciogliere la rigidità
Migliorare il sonno
Favorire la calma mentale
Si tratta di una tecnica di automassaggio su punti specifici che vanno a intensificare il laovoro delle erbe,
Punti consigliati: Liver 3 (Tai Chong), Kidney 3 (Tai Xi), GV20 (Bai Hui). Includerli nella routine quotidiana fa davvero la differenza nel tempo. Anche i punti vanno sempre personalizzati per avere risultati concreti e un approccio integrato.
3. Alimentazione energetica
La dietetica cinese insegna a scegliere cibi non solo per “nutrirsi”, ma per risuonare con ciò che ci serve:
Cibi caldi, nutrienti e cotti a lungo
Semi di sesamo nero, noci, lenticchie, fagioli neri
Tisane a base di Rehmannia e bacche di Goji per sostenere Yin e Jing
In questo percorso ho imparato a riconoscere cosa sostiene davvero il mio corpo e cosa invece lo appesantisce. L’alimentazione diventa così parte attiva della terapia. Di conseguenza ho perso oltre 7kg di liquidi, semplicemente drenando l'umidità stagnante.
Non una cura, ma una via di trasformazione
La medicina cinese non sostituisce la neurologia, ma la affianca con rispetto e intelligenza. L’esperienza personale dimostra che, se affrontata con costanza e dedizione, può offrire benefici reali, concreti e duraturi, non solo sui sintomi fisici ma anche sul piano emotivo, energetico, esistenziale.
Il Parkinson non è solo una malattia, è un viaggio trasformativo. I rimedi naturali della medicina cinese – erbe, alimentazione, pratiche energetiche – non offrono magie, ma strumenti profondi. Strumenti che aiutano a ritrovare equilibrio, dignità, forza interiore, giorno dopo giorno.
E quando la medicina incontra l’esperienza personale, nasce qualcosa di potente: una possibilità di cambiamento, anche dentro una diagnosi.
Vesna Brajnik
Esperta di MTC, Alimentazione energetica e Digitopressione
Diagnosi di Parkison dall'età di 44 anni



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